Come trasformare la propria auto a GPL

Di: Massimo Grassi

Anche gli incentivi per trasformare la propria auto in GPL sono partiti, mettendo sul piatto 400 euro di sconto. Un’occasione che potrebbe fare gola a molti automobilisti, intenzionati a risparmiare sul pieno di carburante senza dover cambiare auto, affrontando così ben più importanti.

GPL, cos’è e come funziona

Prima di addentrarci in questioni burocratiche ed economiche facciamo un ripasso veloce su cosa è il GPL (Gas di Petrolio Liquefatto). Si tratta di una gas estratto principalmente da butano e propano (circa il 70%) e dalla raffinazione del petrolio. Se conservato a temperatura e sottoposto a pressione moderata passa allo stato liquido, diminuendo così il proprio volume e rendendone più pratici trasporto e stoccaggio.

L’impianto si compone:

  • riduttore (o evaporatore) per far passare il GPL da stato liquido a gassoso;
  • multivalvola, sistema di sicurezza con varie valvole per far sfogare o trattenere il gas;
  • iniettori, come dice il nome i dispositivi che iniettano GPL nel motore;
  • centralina, il sistema che gestisce il lavoro degli iniettori e dialoga con quella del motore;
  • presa di carico, valvola nella quale si inietta il GPL
  • commutatore, comando per gestire il passaggio dall’alimentazione benzina a quella GPL e viceversa
  • serbatoio, di tipo toroidale, montato al di sotto del piano di carico del bagagliaio al posto della ruota di scorta

Il funzionamento del GPL è semplice: l’auto si accende sempre a benzina, in quanto il GPL ha bisogno che la temperatura arrivi a 35° per permettere al riduttore di entrare in temperatura, così da iniziare la trasformazione del GPL da liquido a gas. In automatico il sistema passa al GPL e continua a utilizzarlo come carburante fino a serbatoio vuoto, per passare poi automaticamente a benzina. Passaggio che, come detto, può anche essere forzato agendo sul commutatore. 

Bisogna sottolineare due dati interessanti: a livello di emissioni il GPL è più sostenibile rispetto alla benzina, ma ha un potere calorifero leggermente inferiore, comportando un leggero calo di prestazioni.  

Conversione GPL, come si fa?

Prima di tutto bisogna sottolineare come la conversione a GPL della propria auto non è un’operazione fai da te. Bisogna per forza, sia per motivi di sicurezza, sia per motivi tecnici, rivolgersi a officine specializzate. E assicurarsi che il veicolo soddisfi alcune specifiche, come il dover essere benzina e almeno Euro 3. Al di sotto è impossibile effettuare la conversione a GPL.

Esistono poi differenti impianti a seconda della tipologia di motore, se a iniezione diretta o indiretta, con i primi che richiedono soluzioni più raffinate costose, in quanto devono iniettare il gas direttamente nei cilindri. Prima di scegliere quindi dovete conoscere vita, morte e miracoli del motore della vostra auto. 

Una volta raccolte tutte le informazioni, andando nel pratico, per effettuare la conversione a GPL bisogna ordinare il sistema adatto a noi tramite un’officina autorizzata o direttamente dal costruttore, che invierà all’installatore il kit.

Solitamente ci vogliono circa due giorni lavorativi per effettuare la conversione, al termine della quale a libretto verranno segnalati la corretta installazione dell’impianto e il collaudo da parte della motorizzazione. Iter burocratico del quale solitamente si occupano le stesse officine.

Conversione a GPL, quanto costa

Come detto ci sono differenti impianti a GPL a seconda del tipo di auto per la quale effettuare la conversione. In generale si va da un minimo di 800 a un massimo di 2.400 euro. Naturalmente informatevi a dovere prima di effettuare i lavori, chiedendo anche vari preventivi agli installatori autorizzati.

Conversione GPL, i vantaggi

Il vantaggio maggiore del convertire la propria auto a GPL, che diventerà a tutti gli effetti una bifuel, risiede nel risparmio quando si fa carburante. Il costo al litro è infatti ben inferiore a quello della benzina. Guardando per esempio al mese di giugno 2024 la verde in Italia era venduta a 1.851 euro/litro, il GPL a 0,714 euro/litro.

La parte economica riguarda anche sconti per il pagamento del bollo in alcune regioni

C’è poi la questiona ambientale: viaggiare a GPL comporta un abbattimento tra il 10 e il 20% delle emissioni nocive.

Conversione GPL, gli svantaggi

Lo svantaggio forse più conosciuto del possedere un’auto a GPL riguarda le limitazioni per i parcheggi. Non si può infatti sostare oltre al piano -1 degli autosili e comunque mai al di sotto dei 6 metri sotto il livello della strada. Questo perché, in caso di fuoriuscite, il GPL sotto forma di gas tende a rimanere a livello del pavimento, rischiando di provocare incendi o esplosioni. Questo vale per le auto che soddisfano il regolamento ECE/ONU 67-01, i modelli che non lo rispettano invece non possono parcheggiarsi in piani sotterranei.

Attenzione anche quando si viaggia in traghetto: prima dell’imbarco bisogna segnalare la presenza di un impianto GPL sulla nostra auto.

Anche il rifornimento può rappresentare un problema: non tutte le stazioni di servizio dispongono di distributori GPL. Inoltre, pur essendoci il Dpr nº 340 del 24 ottobre 2003 che lo regolamenta, non è ancora possibile effettuare rifornimento di GPL in modalità self service. Questo perché le operazioni da eseguire sono delicate e richiedono una formazione adeguata. Il Dpr di cui sopra parla di dispositivi tecnici necessari per permettere il self service di GPL, mancano però le strutture adeguate.

Infine la mancanza di ruota o ruotino di scorta possono rappresentare un problema.

Conversione a GPL, la manutenzione

L’installazione di un impianto GPL sulla comporta una differente manutenzione rispetto a un’auto benzina. 

Per legge infatti il serbatoio dell’impianto GPL va sostituito ogni 10 anni, con data calcolata sulla prima immatricolazione per auto che montano il sistema all’origine, su quella del collaudo per i modelli sui quali è stata effettuata la conversione. Il costo è di circa 500 euro ma varia a seconda del tipo di serbatoio e dal modello di auto. 

Se si circola con serbatoio di GPL più vecchio di 10 anni si può incorrere in una sanzione amministrativa di 594 euro, ritiro della carta di circolazione fermo amministrativo. 

Conversione GPL, gli incentivi

Come detto all’inizio gli incentivi auto 2024 comprendono anche uno sconto per la conversione a GPL della propria auto, pari a 400 euro. Tale contributo viene erogato dall’installatore sotto formai di sconto in fattura. Gli automobilisti non devono quindi registrarsi ad alcun portale. 

Torna in alto